Namino

red arrowTermoregolatori 31/2 e 4 cifre

thermoregulator visualizator
MPT60 M1

Termoregolatore (mA, V, J, K, S, PT100) nel contenitore 48x48; 1 allarme; Uscita analogica.

termoregolatore
MPT90 M1

Termoregolatore (mA, V, J, K, S, PT100) a doppio display nel contenitore 48x48; 1 allarme; Uscita analogica.

termoregolatore
MPT91 M1

Termoregolatore (mA, V, J, K, S, PT100) con doppio display nel contenitore 48x48; 1 allarme; Uscita analogica e seriale.

thermoregulator
MPT390 M6

Termoregolatore (mA, V, J, K, S, PT100) con doppio display nel contenitore 48x96; 2 allarmi; Uscita analogica e seriale.

I termoregolatori industriali sono strumenti da integrare nelle macchine al fine di controllare e regolare la temperatura. Sono composti da controller con diverse entrate e uscite, in modo da collegare i sensori di input, al fine di misurare, e altri strumenti che servono per modificare la temperatura dell'ambiente, come condizionatori, ventilatori, deumidificatori.

Il controllo della temperatura è fondamentale nelle applicazioni di molti settori industriali (link a https://it.wikipedia.org/wiki/Termoregolazione_industriale), che si producano macchine per il settore alimentare (dove il mancato rispetto della corretta temperatura metterebbe a rischio le proprietà nutritive dei prodotti), per il settore chimico e farmaceutico, per la metallurgia (si pensi all'importanza di un regolatore di temperatura per forni), per la meccanica, per la plastica, per il medicale (ad esempio un regolatore di temperatura per incubatrice). Ogni settore industriale necessita di controllo con regolatori di umidità e regolatori di temperatura, in modo preciso ed efficiente nei diversi macchinari che vengono utilizzati.

I termoregolatori industriali sono disponibili in diversi formati, come i comuni 48x48 e 48x96, e sono dotati di almeno un display, ma spesso di due. I regolatori di temperatura comunicano con termoresistenze, termocoppie e ingressi analogici. Programmabili da tastiera, attraverso il software di gestione, sono dotati di funzioni "soft-start" e "selftuning" per acquisire automaticamente i parametri di regolazione della temperatura. A seconda dei modelli, è possibile seguire diversi programmi al fine di regolare valvole, termoresistenze, termocoppie. Le uscite sono diverse a seconda delle necessità industriali.

Sebbene nell'industria l'automazione ha utilizzato sempre di più i PLC, a partire dagli ultimi decenni del secolo scorso, un termoregolatore è in grado di svolgere molte funzioni apparentemente non direttamente collegate con la regolazione della temperatura, può svolgere funzioni logiche, sequenze, attivare funzioni, pur costando meno di un Plc. Un Plc al solo scopo di termoregolazione richiederebbe costi più alti anche per l'uso di maggiori risorse, richiedendo un processore più potente.